Vinificazione in anfora: la rinascita di un’arte antica

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L’uso delle anfore in terracotta nella vinificazione rappresenta una tradizione millenaria, una tecnica che ha attraversato i secoli e che oggi sta vivendo una sorprendente rinascita. Questa pratica, nata in Georgia circa 8000 anni fa, è stata il punto di partenza per una diffusione che ha lasciato un segno profondo nella storia del vino.

 

Le origini antiche: la tradizione georgiana

 

In Georgia, la vinificazione in anfora – qui conosciuta come Qvevri o Kvevri – è un'arte che si tramanda da generazioni. Con capacità variabili tra i 100 e i 4000 litri, questi contenitori in terracotta hanno da sempre svolto un ruolo fondamentale sia nella fermentazione che nell’affinamento del vino. Diversamente da altre tecniche che si sono evolute nel tempo, in Georgia questa pratica non si è mai interrotta, diventando così un elemento identitario del paese e riconosciuto come patrimonio culturale immateriale dall'UNESCO nel 2013.

 

Dalla Georgia al mondo: la diffusione di un'arte

 

Il passaggio dalla tradizione georgiana ad altre regioni del mondo ha permesso alla vinificazione in anfora di acquisire una dimensione globale. Il fascino di questa tecnica risiede nella sua capacità di mantenere intatti i sapori e gli aromi del vino, grazie alle proprietà uniche della terracotta, che favoriscono una micro-ossigenazione naturale. Questa caratteristica ha ispirato produttori in diverse parti del mondo a riscoprire un metodo antico, capace di valorizzare il terroir in maniera autentica e sostenibile.

 

Il ritorno in  Italia: Josko Gravner e il Collio Friulano

 

In Italia, il pioniere del ritorno all’uso dell’anfora è stato Josko Gravner, vignaiolo del Collio friulano. Intorno al 2001, dopo intense sperimentazioni e un viaggio in Georgia, Gravner decise di abbandonare l’uso dell’acciaio e della barrique per affidarsi completamente all’anfora interrata. Utilizzando questo antico recipiente per la fermentazione delle uve con le bucce, ha dato vita a vini bianchi e rossi che esprimono in modo intenso il carattere del territorio, riscoprendo un legame diretto tra natura, tradizione e innovazione.

 

L’evoluzione contemporanea: una scelta ecosostenibile

 

Negli ultimi vent’anni, molti produttori italiani, da Nord a Sud, hanno abbracciato nuovamente la vinificazione in anfora. Questa scelta, oltre a rappresentare un ritorno alle origini, è anche fortemente orientata verso la sostenibilità ambientale. Utilizzando anfore in terracotta, i viticoltori puntano a tecniche a basso impatto ambientale, in linea con le esigenze di un futuro ecosostenibile, preservando allo stesso tempo un sapere antico e prezioso.

 

I vantaggi tecnici dell’anfora in terracotta

 

Le anfore offrono numerosi vantaggi che le rendono ideali per la vinificazione:

- Micro-ossigenazione naturale: La porosità della terracotta consente una lenta e controllata ossigenazione del vino, simile a quella garantita dal legno, ma senza alterarne l’aroma.

- Isolamento termico: Le anfore, specialmente se interrate, offrono un eccellente isolamento termico, aiutando a mantenere una temperatura costante durante la fermentazione e l’affinamento.

- Protezione dai microorganismi: La natura inerte della terracotta previene la proliferazione di batteri indesiderati, come i brettanomiyces, che possono compromettere il profilo organolettico del vino.

- Durabilità ed economia: A differenza del legno, che necessita di sostituzioni periodiche, le anfore in terracotta sono estremamente durevoli e rappresentano un investimento a lungo termine per il produttore.

 

Materiali alternativi e nuove prospettive

 

Oggi l’universo delle anfore non si limita più alla terracotta. Sono sperimentati anche altri materiali ceramici, come la porcellana e il gres, che offrono diverse proprietà di porosità e isolamento. Inoltre, esistono soluzioni innovative come il cocciopesto, ottenuto da inerti legati da malta cementizia e lasciati asciugare all’aria. Queste alternative permettono una maggiore sperimentazione e personalizzazione della vinificazione, adattandosi alle esigenze specifiche di ciascun vitigno e territorio.

 

Amphora Revolution: L'evento che celebra l'arte antica

 

L'interesse verso la vinificazione in anfora ha raggiunto un nuovo livello con l'organizzazione di eventi dedicati. Per la prima volta, il 7 e l’8 giugno 2024, a Verona, si è tenuto l'evento Amphora Revolution, realizzato da Merano WineFestival in collaborazione con Vinitaly. Con la partecipazione di circa un centinaio di aziende protagoniste, l'evento ha celebrato le eccellenze di una produzione di nicchia, ma dal futuro promettente, mettendo in luce l'innovazione e la tradizione che contraddistinguono l'arte della vinificazione in anfora.

 

Un ponte tra tradizione e innovazione

 

La vinificazione in anfora rappresenta un perfetto connubio tra tradizione e innovazione. Questa antica tecnica, nata in Georgia e riscoperta in Italia grazie a pionieri come Josko Gravner, dimostra come il rispetto per il passato possa integrarsi con le esigenze di un futuro sostenibile. Le anfore, con i loro vantaggi tecnici e le infinite possibilità creative, continuano a raccontare una storia di passione, resilienza e ingegno umano, trasformando la vinificazione in una vera e propria arte.

Evelina Guerreschi

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