Bottiglie di carta per vino e distillati: innovazione sostenibile che rivoluziona il packaging

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In un contesto globale sempre più attento alla sostenibilità ambientale, anche il mondo del vino e dei distillati si trova a interrogarsi su come innovare i propri processi produttivi e distributivi in ottica eco-compatibile. Tra le soluzioni più promettenti, emergono le bottiglie di carta, un’innovazione che coniuga responsabilità ambientale, funzionalità e design.

 

Una nuova frontiera dell’eco-design enologico

 

Le bottiglie di carta sono realizzate prevalentemente con cartone riciclato, unito a una sottile pellicola interna in materiale alimentare che garantisce l'integrità del liquido contenuto. Questa combinazione permette di mantenere inalterate le proprietà organolettiche del prodotto, offrendo al contempo un packaging dal ridotto impatto ambientale.

Rispetto alle tradizionali bottiglie in vetro, queste nuove soluzioni consentono una riduzione fino all’85% delle emissioni di CO₂ e fino al 75% dell’impronta idrica, rendendole particolarmente attrattive per le aziende vinicole attente alla sostenibilità e all’evoluzione della domanda da parte di un consumatore sempre più consapevole.

 

Frugalpac: l’azienda pioniera dell’imballaggio sostenibile

 

La rivoluzione delle bottiglie di carta ha preso forma grazie all’innovazione di Frugalpac, realtà britannica con sede a Ipswich, specializzata in imballaggi a basso impatto ambientale. Nel 2020, Frugalpac ha lanciato la Frugal Bottle, la prima bottiglia di carta commercialmente disponibile per vino e distillati.

Il progetto si distingue per un design funzionale, interamente riciclabile e personalizzabile, che permette alle aziende produttrici di etichettare i propri vini su tutta la superficie, trasformando il contenitore in una vera e propria tela comunicativa.

 

L’Italia risponde: la Cantina Goccia e la nuova linea in bottiglia di carta

 

Anche il panorama vinicolo italiano si è mostrato ricettivo verso questa innovazione. In Umbria, la Cantina Goccia è stata tra le prime realtà a sperimentare la Frugal Bottle, lanciando inizialmente il vino rosso 3Q in questo innovativo formato. Forte del riscontro positivo, nel 2023 l’azienda ha ampliato l’offerta con una linea completa – bianco, rosato e rosso – a Indicazione Geografica Tipica, confermando il proprio impegno in direzione di un’enologia sempre più sostenibile.

 

Grande distribuzione e impatto su larga scala

 

A dare ulteriore impulso alla diffusione delle bottiglie di carta è stato l’ingresso della grande distribuzione organizzata. In occasione della Giornata mondiale del Riciclo del 18 marzo scorso, il supermercato britannico Aldi, in collaborazione con Frugalpac, ha lanciato sul mercato due referenze di vino confezionate in bottiglia di carta a marchio proprio.

Un’iniziativa che rappresenta un segnale forte per l’intero comparto: la sostenibilità non è più un’opzione riservata a piccole nicchie, ma una direttrice strategica in grado di influenzare le scelte della GDO e di orientare le abitudini dei consumatori su larga scala.

 

Più che sostenibili: pratiche, leggere, innovative

 

I vantaggi delle bottiglie di carta non si esauriscono nel loro ridotto impatto ambientale. Il loro design consente una refrigerazione più rapida, rendendole particolarmente adatte al consumo immediato, soprattutto nel segmento dei vini freschi e giovani. Inoltre, la leggerezza del materiale ne facilita il trasporto e lo stoccaggio, con benefici tangibili lungo tutta la filiera logistica.

L’intera superficie della bottiglia è personalizzabile, offrendo alle aziende vitivinicole uno strumento efficace per raccontare la propria identità visiva e valoriale, con etichette a 360 gradi che catturano lo sguardo e comunicano in modo diretto con il consumatore.

 

Una produzione flessibile e scalabile

 

Dal punto di vista produttivo, le bottiglie di carta si rivelano anche economicamente competitive: i costi sono comparabili a quelli delle bottiglie in vetro con etichetta, e la possibilità di produrle in loco, direttamente in cantina, consente un livello di personalizzazione e di adattabilità senza precedenti.

Questa flessibilità produttiva, unita all’agilità logistica, apre nuove opportunità soprattutto per le piccole e medie aziende vinicole, che possono così sperimentare formati alternativi con maggiore facilità.

 

Uno sguardo al futuro: tra sperimentazione e cambiamento culturale

 

Sebbene si tratti ancora di una tecnologia in fase di espansione, il potenziale trasformativo delle bottiglie di carta è evidente. Il settore enologico si sta progressivamente aprendo a soluzioni capaci di coniugare innovazione, sostenibilità e qualità, rispondendo alle istanze di un mercato più esigente e informato.

Il successo delle iniziative pionieristiche, sia da parte delle cantine che della GDO, suggerisce che siamo all’alba di un cambiamento culturale profondo, destinato a ridefinire non solo il packaging, ma l'intera esperienza di consumo del vino.

Evelina Guerreschi

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