Nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, tra le montagne della Calabria settentrionale, sorge Saracena, un piccolo borgo della provincia di Cosenza che custodisce una delle più antiche e preziose tradizioni vinicole italiane. Qui si produce il Moscato Passito al Governo di Saracena, un vino dolce dalla lavorazione unica, che affonda le sue radici nei secoli.
La sua fama risale almeno al XVI secolo, quando il cardinale Guglielmo Sirleto, apprezzandone la qualità, lo fece spedire per nave fino a Roma, rendendolo celebre alla corte papale. Ancora oggi, questo passito raro e raffinato continua a essere un simbolo di eccellenza della viticoltura calabrese.
Una vinificazione unica al mondo
Il Moscato di Saracena nasce da una tecnica di vinificazione originale e complessa, che prevede l’utilizzo di quattro vitigni autoctoni:
- Moscatello di Saracena
- Duraca
- Guarnaccia
- Malvasia
Il processo si svolge in più fasi e si distingue da tutti gli altri passiti per l’uso del mosto concentrato per bollitura, una pratica antica che conferisce al vino caratteristiche organolettiche uniche.
Il metodo di produzione
1. Appassimento delle uve aromatiche
- Le uve di Moscatello di Saracena e Duraca vengono raccolte ai primi di settembre e fatte appassire su graticci ombreggiati per circa un mese. Questo processo concentra zuccheri e profumi, intensificando gli aromi che caratterizzeranno il vino.
2. Concentrazione del mosto
- Le uve di Guarnaccia e Malvasia, invece, vengono vendemmiate più tardi, nella prima settimana di ottobre. Il mosto che se ne ottiene viene fatto bollire lentamente fino a ridursi di un terzo, aumentando così la densità zuccherina e il potenziale alcolico del vino.
3. Fermentazione con uve appassite
- Una volta raffreddato, il mosto concentrato viene unito alle uve disidratate, che vengono schiacciate manualmente, spesso da mani esperte di donne del borgo. I lieviti presenti sulle bucce avviano la fermentazione, che avviene in vasche d’acciaio o in botti di legno, a seconda del produttore.
Le caratteristiche del Moscato di Saracena
Il risultato è un vino dolce straordinario, dal profilo sensoriale ricco e inconfondibile:
- Colore: giallo ambrato, con riflessi dorati.
- Profumo: intenso e avvolgente, con sentori di miele, fichi secchi, datteri, albicocca e frutta esotica.
- Gusto: dolce ma mai stucchevole, con una freschezza ben bilanciata e un finale persistente e armonioso.
Abbinamenti gastronomici
Grazie alla sua straordinaria complessità aromatica, il Moscato di Saracena si presta a diversi abbinamenti:
- Pasticceria secca: perfetto con biscotti alle mandorle, cantucci e crostate alla frutta secca.
- Formaggi stagionati e erborinati: ideale con pecorini semi-stagionati, gorgonzola e blue cheese.
- Vino da meditazione: da sorseggiare da solo, per assaporarne tutta la profondità e la persistenza.
Un tesoro enologico riconosciuto nel mondo
Questa perla della viticoltura calabrese ha varcato i confini nazionali, conquistando appassionati ed esperti del settore. Il Moscato di Saracena è oggi un Presidio Slow Food, a conferma del suo valore storico e della necessità di preservare questa tradizione unica.
Raro, prezioso e ricco di storia, è un vino che rappresenta un autentico viaggio nei sapori e nella cultura della Calabria, un piccolo grande gioiello enologico da scoprire e valorizzare.