I vini dei vulcani: un mondo da esplorare

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I vini vulcanici sono il risultato di un incontro straordinario tra la natura e la viticoltura. Le uve che crescono su terreni di origine vulcanica sono profondamente influenzate dalle caratteristiche uniche di questi suoli, che donano ai vini una spiccata personalità e una marcata mineralità.  

Indipendentemente dal fatto che il vulcano sia attivo, dormiente o estinto, la composizione dei terreni lavici crea un ambiente ideale per la coltivazione della vite. Questi suoli, oltre a essere ricchi di minerali, hanno una grande capacità di drenaggio e sono naturalmente resistenti alla fillossera. Questo permette di coltivare viti a piede franco che possono vivere a lungo, generando le celebri vigne vecchie, capaci di produrre vini intensi, complessi e longevi.  

 

Le caratteristiche dei vini vulcanici  

 

I vini prodotti su terreni vulcanici presentano tratti distintivi che li rendono immediatamente riconoscibili. In particolare:  

- Mineralità e sapidità: il suolo ricco di minerali conferisce ai vini un profilo sapido e una vibrante espressione aromatica.  

- Acidità sostenuta: una caratteristica che rende questi vini freschi e longevi, soprattutto i bianchi.  

- Struttura complessa: grazie all’interazione tra vitigno, suolo e microclima, i vini vulcanici presentano una grande profondità e complessità.  

 

Queste qualità fanno sì che i vini vulcanici si distinguano per il loro carattere deciso e la loro capacità di evolversi nel tempo, diventando sempre più raffinati con l’affinamento in bottiglia.  

 

Le regioni vulcaniche d'Italia  

 

L'Italia è il paese che meglio esprime la varietà e la ricchezza dei vini vulcanici, grazie alla sua conformazione geologica. I suoli di origine vulcanica si estendono da nord a sud, dando vita a denominazioni uniche. Ecco alcune delle principali aree di produzione:  

 

- Nord Italia: Valsesia (Piemonte), Val di Cembra (Trentino), Soave, Lessini Durello, Gambellara e Colli Euganei (Veneto).  

- Centro Italia: Pitigliano (Toscana), Orvieto (Umbria), Tuscia, Montefiascone, Vignanello, Gradoli e Castelli Romani (Lazio).  

- Sud Italia: Irpinia, Roccamonfina, Campi Flegrei, Vesuvio, Ischia (Campania), Vulture (Basilicata).  

- Isole: Mogoro (Sardegna), Etna, isole Eolie e Pantelleria (Sicilia).  

 

Ogni regione ha sviluppato un proprio stile di vinificazione, utilizzando vitigni autoctoni che meglio si adattano a questi suoli unici, dando vita a espressioni territoriali straordinarie.  

 

Volcanic Wines: un movimento che unisce i produttori  

 

Negli ultimi anni, l’interesse per i vini vulcanici è cresciuto a livello internazionale. Nel 2012 il Consorzio del Soave ha avviato un progetto per creare una rete di produttori accomunati dal “fattore vulcano”, dando vita all’associazione Volcanic Wines. Questa realtà riunisce Consorzi di denominazioni italiane vulcaniche, enoteche e comuni che condividono la stessa origine geologica.  

 

A livello globale, nel 2018 è nato il movimento Volcanic Wines International, con l’obiettivo di dare visibilità ai produttori di tutto il mondo. Il 18 giugno 2024, a New York, si è tenuta la 4ª Conferenza Internazionale sui vini vulcanici, un evento di riferimento per esperti e appassionati. 

Evelina Guerreschi

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